Scrisse Kundera ('L'insostenibile leggerezza dell'essere') "Felicità è desiderio di ripetizione".Un qualcosa di circolare, quando la vita dell'uomo è una linea dritta dritta. Non so se mi spiego: non è che le premesse siano delle migliori. Anyway, è da un po' che credo di averla capita la lezione, e che mi concentro sulla linea. Esattamente come F, che cerca di trasformare la malinconia in gratitudine, mi comporto con le cose belle come se avessi tra le mani il filo di una collana; ogni perla la sgrano tra le dita e poi guardo alla prossima, che sarà diversa, e che merita tutta la mia attenzione. Nessun rimpianto per la perla di ieri, l'ho già avuta una volta, l'ho già vissuta, questo mi resterà, che altro sarebbe logico pretendere?Però...in certi giorni è più difficile di altri. Oggi ad esempio mi piacerebbe starmene chiusa nel mio cerchio: vivere questo pomeriggio come un nastro di Moebius (vedi foto) on and on and on and on. Senza pensieri, senza domani (e quindi senza ufficio, senza Pitone, senza un lavoro che ogni tanto, come ora, mi fa sentire inadeguata), come i bambini. Ecco perchè l'infanzia è la parte della vita che più si avvicina alla felicità: è fatta di tanti piccoli cerchi, i bambini sono tondi!
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2 commenti:
Noi, che siamo adulte, non siamo tonde. dobbiamo mangiare di più. a cominciare dal mangiare con gli occhi...e non fate melina, che sapete bene cosa voglio dire!
penso che sia la differenza tra l'aspirazione. il desiderio e la realtà. Io spesso desidero cose, situazioni pur rendendomi conto che non sarei affatto felice se tali desideri divessere avverarsi davvero. è che magari non è necessario credere nel panta rei/tutto cambia, Magari è solo vero che noi (persone) cambiamo. E quello che ci ha reso felici ieri non necessariamente ci rendere felici domani. è intrigante però, andare a caccia sempre di quello che diventiamo giorno dopo giorno...
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