mercoledì 16 gennaio 2008

Ratzinger alla Sapienza: mi pare che...


1. Il fatto che una (parte di una) Istituzione contesti pacificamente un Papa che più volte negli ultimi mesi ha dimostrato di "chiudere la porta" alla ragione, alla filosofia, insomma alle radici illuministe della nostra società, sia un fatto positivo, non negativo. Anche perchè si tratta DELL'Istituzione preposta alla ragione, alla filosofia, alle radici illuministe della nostra società. Forse anche in questo Paese si sta muovendo qualcosa!

2. Il fatto che tutto il bailamme mediatico-istituzionale-opinionista (fior fiore di giornalisti, politici e financo il Presidente della Repubblica) gridi allo scandalo sia molto, molto sconfortante. Un passo avanti e due passi indietro, insomma.

3. Il rifiuto di Ratzinger sia ben più sconvolgente (e indicativo della volontà di continuare a chiudere porte). Papa Giovanni Paolo II è andato a Cuba, ha stretto mani buddhiste, musulmane, laiche; il suo successore si rifiuta di parlare a chi non la pensa come lui. L'apostolato dove è finito?

2 commenti:

Francesca ha detto...

dove e' finito? forse vale la pena di ribaltare la frittata e di pensare che si era perso con Giovanni Paolo II? Voglio dire, forse lui era un individuo piu' che il rappresentante della chiesa. Forse la chiesa stessa non si aspettava certi suoi passi e sta cercando di tornare al rigore e alla chiusura che l'ha caratterizzata per tanti anni?

Il 30 Maggio vado a sentire il Dalai Lama. Lo sai che e' stato in Italia e nessuno ha voluto riceverlo? La notizia stessa della sua presenza e' stata cosi' tanto ignorata che io fino a poco tempo fa manco lo sapevo. E mi ha dato i brividi l'assenza della protesta che c'e' invece stata per la visita del papa.

Sono queste cose messe insieme che fanno riflettere. Davvero forse l'intolleranza non tipica di alcuni popoli piu' che altri. E' solo piu' visibile.

Unknown ha detto...

Non so Ila, sono molto perplessa anch'io per un fatto del genere...
Sai bene come la penso in proposito, e a me dispiace sinceramente che il Papa abbia dovuto rinunciare a un appuntamento al quale era stato oltretutto invitato! Mi domando dove è finita l'apertura, l'attenzione al confronto e il rispetto per una voce della cultura. E poi sapere che il pretesto del procsso a Galileo è stato tirato fuori da una bieca estrapolazione da un discorso completamente diverso di Ratzinger mi fa dubitare molto sull'onestà dei 'protestanti'.
Capisco che i prfessori volessero esprimere un dissenso, e talvolta mi sono anche trovata in accordo su certi argomenti, ma gli studenti?? alla fine erano un ristretto manipolo (come per noi ai tempi dell'occupazione) che però è riuscito a catalizzare le preoccupazioni del pubblico impotente. A me fa rabbia che non si siano fatti sentire anche i cattolici...mi deludono ancora una volta.
Stefi